L’isolamento, la identificazione e la caratterizzazione genotipica/fenotipica (es. antibiogramma) di un patogeno è il risultato di un percorso diagnostico che si articola in più fasi. Molto Importante è sicuramente la fare Pre analitica. In cui avvengono le seguenti azioni:

  • Richiesta di indagine
  • Prelievo del campione
  •  Conservazione del campione
  •  Trasporto del campione
  •  Accettazione del campione

In Microbiologia Clinica, la fase pre-analitica è un momento diagnostico di estrema importanza, in quanto:

  •  In questa fase si registra la maggior parte degli errori diagnostici (in particolare, campioni non rappresentativi dell’infezione oppure prelevati in maniera errata);
  •  Rappresenta un fondamentale momento di interfaccia tra il Laboratorio e le altre «parti» interessate al processo (stakeholders: paziente, familiari, medico, fornitore, contribuente);
  •  Indirizza la ricerca microbiologica, condizionandone le modalità (iter diagnostico, tecniche di analisi) utilizzate per la lavorazione del campione.

Il rapporto di interdipendenza tra la fase pre- e post-analitica collega, in una catena di qualità, chi fornisce il prodotto “in entrata” (le modalità di prelievo vanno definite in rapporto alla tipologia di campione ed alla sua conservazione) e chi lo fornisce “in uscita” verificandone il corretto utilizzo (l’interpretazione dei dati è influenzata non solo dalla correttezza della risposta ma anche dalla congruità della richiesta). Da ciò ne consegue una ottimizzazione del flusso di lavoro orientato ad una maggiore efficacia diagnostica.

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